Collaudo ascensori: come funziona

Nel nostro ultimo articolo ci siamo occupati della verifica biennale degli elevatori con una parte dedicata alla differenza tra certificazione, manutenzione e collaudo ascensori. Oggi approfondiamo quest’ultimo punto per capire come funziona la procedura fondamentale per la messa in esercizio dei nuovi impianti di spostamento ai piani. Se quindi sei in cerca di chiarimenti sulla normativa vigente o hai in programma di installare un ascensore nella casa o nel condominio in cui abiti, entra nell’argomento insieme a noi di ARE: leggi di più!

Collaudo ascensore: di cosa si tratta

Il collaudo ascensore è una procedura obbligatoria successiva all’installazione di un nuovo impianto ed è indispensabile per la sua messa in funzione. Al contrario di quanto potresti credere, però, non si tratta di una pura formalità burocratica: consiste in una verifica per accertare e certificare il rispetto dei requisiti previsti dalla legge da parte di personale competente e abilitato.  

Ma in pratica, come si collauda un ascensore? La prassi prevede l’esame del fascicolo tecnico e la verifica dell’impianto in modo da effettuare una serie di test e misurazioni volte a controllare le prestazioni e l’efficienza. A regolamentarlo sono le norme contenute nella direttiva europea 2014/33/UE e nel DPR 162/99, riferimenti per la sicurezza e la funzionalità degli impianti elevatori. Ma vediamo meglio come si esprime la normativa sulla prassi oggetto del nostro articolo di oggi. 

Cosa dice la normativa sul collaudo ascensori

Quando parliamo di collaudo ascensore, la normativa attuale intende “l’accertamento dell’idoneità dell’impianto a svolgere le funzioni per le quali è stato realizzato in condizioni di sicurezza e conformemente alla norma”. Espandiamo il significato di questa dicitura basandoci su tre concetti chiave:

  1. idoneità: alla base della progettazione e della costruzione dei macchinari ci sono i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute (RESS) che ogni ascensore a norma, come qualsiasi altro macchinario, deve poter rispettare. Da qui discende la valutazione di conformità;
  2. norma: nel caso specifico degli impianti di spostamento ai piani, la legislazione di riferimento consiste nella direttiva europea e nel decreto del presidente della Repubblica citati poco sopra. La prima riguarda “l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori e ai componenti di sicurezza per ascensori”, il secondo “gli ascensori e i componenti di sicurezza degli ascensori, nonché l’esercizio degli ascensori”;
  3. sicurezza: è il fulcro del corpus normativo che abbiamo appena ricordato. È la forma di tutela rivolta a tutte le persone che quotidianamente usano gli elevatori per spostarsi all’interno degli edifici. È la condizione che non devi mai dimenticare in qualunque procedura di verifica degli impianti di elevazione.

A questo punto, capiamo chi fa il collaudo dell’ascensore e come funziona.

Chi può collaudare un ascensore 

Come nel caso delle verifiche biennali, prima di incaricare qualcuno di collaudare il tuo ascensore nuovo, è utile verificare che il soggetto in questione abbia i requisiti previsti dalla legge. Gli unici soggetti abilitati a questo genere di verifica, infatti, sono: 

  • gli ingegneri dell’ASL o dell’ARPA competente sul territorio che, al momento del sopralluogo, effettuano le verifiche previste insieme all’installatore;
  • gli enti di certificazione accreditati dal ministero dello sviluppo economico e notificati alla commissione europea che attuano i controlli previsti in sede di collaudo con l’installatore;
  • le aziende installatrici provviste di certificato di conformità ai requisiti indicati nell’allegato XI della direttiva 2014/33/UE che possono eseguire il sopralluogo e certificare il collaudo in autonomia.

Come funziona il collaudo ascensori: 4 step essenziali

Se sei il proprietario di un immobile o l’amministratore di un condominio in cui è stato installato un nuovo ascensore, devi ottenere l’autorizzazione dal tuo Comune prima della messa in esercizio. Come arrivare a questo nullaosta? Scopriamolo insieme attraverso i 4 passaggi fondamentali del collaudo.

1. Documentazione

Per prima cosa, devi preparare la documentazione che dimostri la conformità dell’ascensore ai requisiti previsti dalle norme di riferimento: un fascicolo tecnico da presentare e sottoporre all’attenzione del collaudatore al momento opportuno.

2. Sopralluogo e certificato

Una volta che il fascicolo tecnico è pronto, è il momento di fissare il sopralluogo da parte dei soggetti abilitati e competenti. Saranno loro ad analizzare la documentazione che hai preparato ed effettuare i rilevamenti e i test necessari a verificare il corretto funzionamento dell’ascensore.

Se l’esito della procedura è positivo, i collaudatori si occupano di:

  • compilare l’attestato di esame CE/UE; 
  • apporre il numero di identificazione dell’impianto a lato della marcatura CE/UE;
  • rilasciarti il certificato di collaudo in qualità di proprietario dell’immobile o del suo legale rappresentante. Questo verbale deve riportare la firma del collaudatore e delle altre persone partecipanti alla verifica.

Se l’esito è negativo, vanno risolte le criticità segnalate per poi richiedere un nuovo sopralluogo.

3. Comunicazione al Comune

A questo punto devi comunicare al Comune l’avvenuto collaudo dell’ascensore entro e non oltre i 10 giorni dalla data di dichiarazione di conformità CE/UE dell’impianto. Una procedura che, di solito, è possibile effettuare online tramite piattaforme dedicate.

4. Assegnazione del numero di matricola

Entro 30 giorni dalla comunicazione di messa in esercizio dell’impianto, l’ufficio competente del Comune rilascia il numero di matricola dell’ascensore e lo trasmette via mail sia al proprietario dell’immobile (o all’amministratore di condominio) che al soggetto incaricato delle verifiche periodiche.

Importante: il numero di matricola dell’ascensore deve essere esposto in cabina su un’apposita targa identificativa dell’impianto indicante anche la portata complessiva in chilogrammi, il numero massimo di persone, il soggetto incaricato delle verifiche periodiche, l’installatore, il numero dell’impianto e il contatto da chiamare in caso di blocco o altre urgenze.

Con l’assegnazione del numero di matricola, si conclude l’iter del collaudo dell’ascensore, ma ogni eventuale modifica successiva va comunicata al Comune competente: parliamo di interventi nella costruzione dell’impianto, ma anche del cambio della ditta di manutenzione o dell’organismo incaricato delle verifiche biennali di sicurezza.

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